Progetto DISF Educational – (Newsletter n.11 settembre – ottobre 2021)

Ott 30, 2021

Il 22 ottobre è stata inaugurato il progetto DISF Educational, uno strumento offerto a docenti e studenti per ragionare sul rapporto tra pensiero scientifico e cultura umanistica e cristiana. Abbiamo intervistato due delle curatrici del sito, Giulia Capasso e Costanza Murgia, che ci hanno illustrato struttura e finalità della nuova e interessante piattaforma.

Dal 22 ottobre sarà attiva una parte del vostro portale dedicata al mondo della scuola, agli insegnanti e agli studenti. Perché vi è venuta questa idea? 

Da circa 20 anni il Centro di ricerca DISF (Documentazione Interdisciplinare di Scienza e Fede) ha promosso due siti web (disf.org e inters.org) con lo scopo di mettere a disposizione di studiosi e ricercatori del materiale che consentisse loro di approfondire in modo documentato temi che riguardano il rapporto tra pensiero scientifico, cultura umanistica e cristianesimo. Da tempo, tuttavia, era divenuta chiara la necessità di raggiungere anche ragazzi di età scolare, per permettere loro di affrontare queste tematiche in modo adatto alla loro età e ai loro contesti, aiutandoli ad evitare facili semplificazioni. È infatti proprio quella l’età in cui sorgono pregiudizi e luoghi comuni, e i ragazzi si pongono domande sempre più complesse alle quali non sempre la scuola ha la possibilità di rispondere. L’ambiente scolastico nel periodo adolescenziale rappresenta il luogo-chiave dove il rapporto fra pensiero scientifico e cultura umanistica può venire impostato precocemente e in maniera duratura. Per tutte queste ragioni abbiamo dato vita a DISF Educational. Va subito chiarito che, anche se formalmente parte del sito disf.org, il portale Educational è autonomo e a sé stante, con contenuti diversificati per tematiche, registro di comunicazione e grafica rispetto a quanto proposto da disf.org. Anche nell’aspetto estetico, dunque, sarà sempre chiaro ai visitatori quando si sta navigando in Educational. Ovviamente, varie pagine di Educational richiamano delle pagine di disf.org e inters.org, specie quando si propongono approfondimenti che interessano gli ultimi anni del liceo e l’università, ma la maggior parte del materiale presente su Educational è originale ed è stato prodotto appositamente per la didattica delle Scuole Superiori.

Può dirci anche come sarà strutturata la nuova Piattaforma? Quali contenuti si potranno trovare? 

DISF Educational si compone di quattro rubriche: “Percorsi Tematici”, “Grandi Domande”, “Video di Attualità Interdisciplinare” e “Cercatori di Senso”. Quest’ultima è però in fase di completamento e vi saranno delle nuove release ogni mese.

I Percorsi Tematici offrono al docente i principali snodi storici e concettuali associati a temi che percorrono trasversalmente le materie di insegnamento, soffermandosi in modo particolare sulle questioni interdisciplinari che sollecitano la filosofia e la religione cattolica. Ogni percorso è composto da una scheda principale, che tratta il tema in oggetto in modo sintetico ma strutturato, completata da numerosi approfondimenti e rimandi a contenuti ulteriori. Un elemento importante dei Percorsi tematici sono le “Tracce di lavoro” che propongono temi di riflessione e di ricerca da fare in classe con il docente oppure a casa. In alcuni casi abbiamo incluso fra queste Tracce anche l’idea di eventi interdisciplinari da tenere a scuola con la partecipazione di docenti di verse materie.

Le Grandi Domande desiderano intercettare questioni oggi dibattute, spesso temi di confronto fra scienze e filosofia o fra scienze e religione. Sono domande che interpellano in primo luogo gli studenti. Ad essi è diretta la prima risposta, compatta e sintetica, che si sviluppa poi in ulteriori sotto-domande, più specifiche e approfondite, che articolano e sviluppano la risposta iniziale.

DISF Educational propone anche una significativa sezione multimediale nella rubrica Video. Ogni filmato espone in modo conciso e documentato uno specifico argomento di attualità nell’ambito dei rapporti fra scienze, filosofia, etica e religione. 

La rubrica Cercatori di senso propone invece delle “porte” attraverso le quali invitiamo gli studenti ad entrare. Ciascuna di esse reca il nome di un’esperienza “forte” che caratterizza la vita umana e che i giovani cominciano a sperimentare. Si aiutano gli studenti a riconoscere queste esperienze presenti nella letteratura e nel cinema, nella cultura e nell’arte, invitandoli anche a conoscere cosa la fede cristiana ha da dire su di esse. Fra le 12 porte troviamo: Amore, Coscienza, Destino, Giustizia, Fragilità, Libertà, Identità, Felicità, Gesù di Nazaret. Due di esse, Stupore e Conoscere sono già online e consultabili, le altre verranno pubblicate gradualmente nei prossimi mesi.

Una didattica che desse più spazio ai punti di contatto tra discipline diverse, quali p. es. le scienze naturali e la filosofia, quali vantaggi secondo voi potrebbe offrire all’apprendimento delle stesse?

Alcune tematiche importanti per la loro natura e oggetto non possono essere inquadrate da una sola disciplina, ma richiedono il contributo di più prospettive. Si pensi, ad esempio, alle domande filosofiche che emergono in alcuni ambiti delle scienze, a movimenti di pensiero come l’illuminismo o il positivismo, ai dibattiti suscitati da autori come Galileo Galilei o Charles Darwin, a questioni di attualità come l’ecologia, l’intelligenza artificiale, il progresso tecnologico, le frontiere della medicina e della bioetica. Alla base del progetto DISF Educational vi è la persuasione che l’insegnamento scolastico e la formazione intellettuale debbano, per loro natura, educare alla profondità, allargare orizzonti, creare collegamenti, stimolare il giudizio critico. I contenuti trattati mirano pertanto a favorire l’unità del sapere, intesa non in senso enciclopedico, ma come caratteristica di una persona colta, che sa inquadrare le sue competenze specialistiche nel contesto delle altre conoscenze.

Da diversi anni si parla spesso nel dibattito scolastico, non solo in Italia, dell’importanza delle materie STEM, e della necessità di investire nella formazione scientifica delle nuove generazioni, ritenuta fondamentale per lo sviluppo economico. Non ci può forse essere il rischio di ridurre il ruolo e l’importanza della formazione umanistica? Qual è il vostro punto di vista?

La cultura scientifica esercita oggi un grande influsso sulla società, sui giovani in particolare. All’interno di una società sempre più “liquida”, la “solidità” scientifica rappresenta una forma di pensiero forte, destinato a diffusa autorevolezza. È giusto e importante che venga dato lo spazio adeguato alle materie STEM nell’educazione dei giovani, poiché sono strettamente legate a temi che questi ragazzi incontreranno sempre più di frequente nel prossimo futuro. Tuttavia, non va sottovalutata la fondamentale importanza che una buona cultura umanistica continua a mantenere, anche perché ci permette di affrontare in modo più consapevole le questioni sollevate dai rapporti sensibili come quelli fra scienza e società, scienza ed etica, scienza e religione. Il nostro Centro di ricerca parte dalla convinzione che la scienza sia un’attività pienamente umana, mossa dallo stupore e orientata alla ricerca della verità, che opera sulla medesima realtà che è oggetto della filosofia, dell’antropologia e della storia. In questa visione della conoscenza, le scienze naturali si trovano a dialogare costantemente e proficuamente con le scienze umane, senza che nessuno dei due poli ne risulti sminuito.

Infine, più in generale, qual è secondo voi un giusto modo di porre il tema del rapporto tra fede, filosofia e scienza?

Il Centro DISF pone da sempre al centro della sua riflessione il concetto dell’unità del sapere, e nella creazione di questo progetto l’aspirazione è stata quella di porre questo tema in una prospettiva educativa. Si è rivelata una sfida notevole, soprattutto in un’epoca in cui la cultura, e l’educazione scolastica in particolar modo, risultano estremamente frammentate e specializzate nei loro rispettivi campi di studio, ma proprio per questo riteniamo sia stata un’operazione necessaria e urgente. Infatti gli alunni di scuola hanno bisogno di inquadrare le conoscenze e le competenze che maturano all’interno di una prospettiva intellettuale ed esistenziale unitaria. Le scuole dovrebbero sempre tendere alla formazione organica dei ragazzi, che hanno delle aspirazioni e delle caratteristiche individuali da proteggere e da indirizzare con rispetto e comprensione. Per questo lo scopo della piattaforma DISF Educational è orientare chi vi si accosta affinché veda come i vari campi del sapere specialistico possono entrare in un proficuo dialogo fra di loro, e come una loro sintesi sia possibile anche nella coscienza di ciascuno.

Alessandro Cortese